Paladini della Sulmona-Isernia

Tutti e nessuno…

Ad oggi ognuno dice la sua riguardo la rinascita della ferrovia Sulmona-Isernia meglio conosciuta come la Transiberiana d’Italia.

Tutti si ergono a paladini, a coloro che hanno reso possibile l’impossibile.

Ma la verità spesso non è come viene descritta da personaggi che, a volte, hanno sì avuto un ruolo nella vicenda ma ben lontano dai fatti reali e di chi ha veramente lavorato per anni, ha sfidato tutto e tutti: un piccolo Davide contro un enorme Golia.

Oggi tutti sono sul carro dei vincitori, ma chi ha condotto quel carro alla vittoria è ancora al suo posto a lavorare a far si che tutto quello che è stato creato non diventi un mero ricordo che torna nell’oblio più generale coma lo era quando noi dell’associazione leRotaie abbiamo cominciato a pensare di salvare o meglio risvegliare dal torpore decennale una ferrovia che aveva grosse potenzialità.
Ma lo sapevamo solo noi! Era il 2007, il 24 luglio nasceva l’associazione culturale Amici della Ferrovia “leRotaie-Molise”.

Nasceva come associazione di appassionati di ferrovia, modellismo e raccolta di cimeli, ma tra un modellino e un pezzo di plastico costruito su tavole di recupero, tra un pezzo da collezione e foto antiche, si celava un sogno non troppo nascosto: Salvare la ferrovia Sulmona-Isernia dalla imminente chiusura definitiva.

Nel 2010 la prima parte della chiusura: Sospensione da Castel di Sangro a Isernia. Il 10 ottobre 2010 in stazione ad Isernia c’eravamo solo noi a protestare pacificamente e salutare una solitaria e triste ALn 668 serie 1800 che assolveva degnamente alla sua mansione espletando l’ultimo treno direzione Castel di Sangro.

L’anno successivo il 10 dicembre chiude anche il tratto Castel di Sangro – Sulmona. A salutare anche quest’ultima corsa indovinate uo po’ chi era presente? Sì, ancora una volta solo noi e alcuni appassionati abruzzesi che in silenzio e fantasticando insieme sulla possibile riapertura e, senza rendercene conto, avevamo gettato le basi per quello che qualche anno dopo diventa un sogno realizzato.

Intanto si concretizza a fine 2011 l’ipotesi del “taglio dei binari” a Carpinone, direzione Sulmona. Sarebbe stata la fine delle nostre speranze, il risveglio da un sogno, un punto di non ritorno. Decidiamo di fare qualcosa per evitarlo, addirittura ci si era preparati anche ad un atto di forza: incatenarci sui binari destinati a essere rimossi per sempre. Ma non fu necessario, optammo per una soluzione meno drastica: organizzare un treno storico per ritardarne i lavori e di conseguenza allungarne il più possibile l’agonia in modo tale da lasciare accesa la classica fiammella della speranza.

Il 4 marzo 2012 il nostro primo treno storico composto da ben 9 vetture e 2 locomotori diesel parte da Isernia in direzione Sulmona. Un gran giorno per quella che fu l’inizio di una grande avventura. Il successo fu enorme al punto che ci fu bisogno di un secondo treno, questa volta, però, con materiale ordinario (ALn663) per soddisfare tutti coloro che avevano fatto richiesta ma a treno storico ormai completamente pieno.

A fine novembre 2012 realizziamo il museo di cimeli con il plastico in scala H0 visitabile tutti i giorni festivi e prefestivi, grazie all’allora amministrazione provinciale che ci mette a disposizione “l’officina della cultura” ex DL della stazione di Isernia in comodato d’uso all’ente, oggi proprietà del Comune di Isernia.

Successivamente, dopo una breve collaborazione con l’associazione Transita per effettuare treni turistici con materiale ordinario (2013) e dopo l’inaugurazione ufficiale a maggio 2014 di Fondazione FS Italiane che dava il via ai treni storici sulla tratta Sulmona-Castel di Sangro, arriviamo al primo novembre 2014 quando iniziamo a far viaggiare convogli storici sulla tratta completa Sulmona-Carpinone-Isernia con la collaborazione di Fondazione FS Italiane. Il 2015 si chiude con 21 treni storici tra Abruzzo e Molise e con oltre 9000 turisti che hanno potuto apprezzare e godere le meraviglie delle nostre due regioni.

Il resto è sotto gli occhi di tutti con i viaggiatori provenienti da ogni dove che aumentano di anno in anno e ciò ha consentito ad altri soggetti/operatori del settore (in primis la cooperativa Pallenium a Palena) di affiancarci nel portare avanti il nostro progetto che ormai non è più un sogno ma una realtà ben cosolidata.

Il primo riconoscimento di un certo peso arriva a dicembre del 2015: primo premio assoluto di Go Slow – Co.Mo.Do. per la nostra attività di promozione del territorio con i treni storici a cui fa seguito qualche anno dopo l’Oscar ecoturismo 2019 di Legambiente.

Fattura di Trenitalia per il treno storico del 3 e 4 marzo 2012

 

Biglietto di Trenitalia per il treno straordinario con materiale ordinario del 25 maggio 2012